Sport e Svago
Sotto la denominazione "Aikido - sport e svago" si è tenuto a Bosco Gurin (Svizzera italiana) il primo seminario estivo di Aikido organizzato dall’Associazione ticinese ki aikido di Balerna unitamente all’Associazione Atletica Ki Aikido di Novara durante la settimana seguente il Ferragosto, diretto congiuntamente da Sensei Bruno Maule e da Sensei Maurizio Volpe, entrambi 6. Dan, entrambi residenti a Novara (Italia).
Già da molto tempo era nata l’idea di proporre ai praticanti l’Aikido la possibilità di partecipare ad un seminario estivo a sud delle Alpi prima della ripresa dei corsi annuali a settembre, estendendo alle famiglie la possibilità di accompagnare gli aikidoka e di approfittare di un breve periodo di vacanza in montagna.
Allogio
Occorreva quindi strutturare il seminario in maniera tale che rimanessero liberi i pomeriggi da destinare allo svago, alle escursioni, ad altre attività o anche semplicemente al “dolce far niente” a conclusione della stagione estiva, beninteso confidando nell’abituale bel tempo che di regola regna in Ticino, ma occorreva anche e soprattutto attendere il momento adatto in quanto, se l’idea era sorta molto tempo fa, per poter avere l’accesso alle case Pometta e Don Bosco fu necessario attendere che i lavori di riattazione degli stabili fossero terminati, cosa che avvenne verso la fine del 2006.
Organizzazione
L’organizzazione di tale impresa ha impegnato per diversi mesi la sottoscritta unitamente ai Andrea (per i trasporti), Govert e Italia (per l’acquisto dei vini) e Bernhard (per il supporto informatico), Marisa del Centro Amos di Novara.
Durante tutto questo tempo, in via preliminare fu necessario:
- definire tutti gli accordi con i diversi responsabili delle strutture che sarebbero state utilizzate (scuola montana di Balerna, Albergo Walser, Ostello Giovanibosco)
- definire gli accordi per il noleggio del furgone che sarebbe servito per il trasporto del tatami
- allestire il preventivo dei costi
- firmare i diversi contratti e versare i relativi acconti
- effettuare diversi sopralluoghi per visitare le strutture e valutare tutti gli aspetti allo scopo di ottimizzare l’organizzazione e l’occupazione degli spazi e quindi offrire la migliore accoglienza possibile ai partecipanti
- effettuare diverse escursioni in anteprima per proporre gite interessanti ai partecipanti
- organizzare l’ufficio per la tenuta a giorno del “settore alberghiero”: gli arrivi e le partenze,
le presenze ai pasti e i pernottamenti, l’allestimento delle fatture e della contabilità finale.
Esperienza
Ora, a seguito dell’esperienza acquisita con questo primo seminario, possiamo ben dire che sarà certamente più semplice organizzare il prossimo. La base informatica ormai esiste già e molti dettagli potranno essere risolti senza nemmeno più dover verificare sul posto.
Le ottime relazioni avute con i responsabili in occasione di questa prima organizzazione hanno fatto sì che si sia instaurato un clima di fiducia, ciò che consente di collaborare al meglio.
Il seminario non solo era una “prima” dal punto di vista organizzativo ma lo era anche dal punto di vista della scelta del luogo (sud delle Alpi, in Svizzera). Presentava molte incognite ed era difficile poter dire se avesse avuto successo: ebbene sì, fu un successo di partecipazione !
Bosco Gurin
Ma torniamo al piccolo villaggio di Bosco Gurin, una manciata di antiche case di pietra e di legno nello stile Walser, è situato a 1506 m s/m quindi è il villaggio più alto del Cantone Ticino e vanta un’anzianità di 7 secoli: già nel 1253 Bosco Gurin era un Comune indipendente, con un proprio Console.
Gli abitanti (attualmente una settantina) sono prevalentemente i discendenti dei colonizzatori Walser e parlano il Gurinerdeutsch, oltre all’italiano, s’intende.
Negli ultimi anni, grazie ad importanti investimenti, Bosco Gurin è divenuto un centro sportivo invernale di tutto rispetto e molto frequentato.
Il villaggio sorge in un anfiteatro naturale, quasi tutto circondato da pascoli, boschi di conifere e da una cresta di cime e rocce parzialmente innevate qui e là anche d’estate.
Le scuole di Balerna a Bosco Gurin
Per arrivarci, imboccata la Vallemaggia subito dopo Locarno, occorre salire da Cevio percorrendo una strada stretta ricca di curve che si arrampica lungo i fianchi della ripida Val Rovana, in fondo alla quale scorre il torrente omonimo che sfocerà più a valle nel fiume Maggia che a sua volta si immetterà nel Lago Maggiore a Locarno.
A Bosco Gurin, qualche decennio fa il Comune di Balerna acquistò due antiche case con l’intento di organizzare la scuola montana, i corsi di sci e la colonia estiva per i ragazzi delle scuole. All’epoca, fu un intervento pionieristico. Pochissimi Comuni potevano vantare una simile fortuna !
Si può ben dire che negli ultimi 30 anni tutta la gioventù balernitana ha soggiornato a Bosco Gurin mentre frequentava le scuole elementari e molte associazioni culturali e sportive hanno avuto il privilegio di potersi recare a Bosco per organizzare dei corsi.
Il Comune di Balerna, sempre disponibile e sensibile ai bisogni delle società locali, tramite la direzione dell’Istituto scolastico ha dato anche alla nostra Associazione la possibilità di organizzare il primo seminario di Aikido utilizzando appunto le case Pometta e Don Bosco.
L'approvazione
Così fu che in occasione dell’inaugurazione del nuovo dojo nel Centro Amos di Novara a gennaio 2007, il programma del previsto seminario a Bosco Gurin venne presentato al Doshu Yoshigasaki che lo accolse con simpatia e lo sostenne a tutti i numerosi partecipanti a quell’evento.
Forse qualcuno rimase sorpreso da tanta audacia o dalla novità. Certo è che la presentazione colpì nel segno. Fu nei mesi immediatamente seguenti che le iscrizioni iniziarono a diventare sempre più numerose, più del previsto al punto che si giunse a dover comunicare che i posti disponibili erano purtroppo esauriti.
Quasi sessanta persone infatti giunsero a Bosco Gurin per partecipare a quell’intensa settimana di "Aikido – sport e svago", un po’ insolita e anche un po' avventurosa !
Il seminario
Il seminario ebbe dunque inizio la domenica mattina del 19 agosto 2007 alle ore 08.30, dopo un breve discorso di benvenuto e la consegna ai due Sensei di una “mascotte” tipicamente svizzera a protezione e ricordo dell’evento: una mucca di pezza, rossocrociata.
Sul tatami allestito nel grande salone dell’Ostello Giovanibosco (160 m²), una quarantina di aikidoka sotto la direzione di Sensei Maurizio Volpe si dedicò allo studio delle tecniche dei Tsuzukiwaza e sotto la direzione di Sensei Bruno Maule si dedicò allo studio del bokken, del tanto e del jo e di 5 nuovi "suburi".
Il programma tecnico continuò ogni mattina dalle ore 08.30 alle ore 12.00, catalizzando l’attenzione dei partecipanti che vi si dedicarono con impegno e grande divertimento. Anche Dario, Max e Camilla, i nostri giovanissimi aikidoka salirono sul tatami per cimentarsi con gli adulti !
L’insegnamento dei nostri due Sensei fu davvero eccellente !
Svago
Nelle ore pomeridiane ognuno era libero di trascorrere il tempo libero secondo i propri desideri; il dojo era comunque sempre aperto e disponibile per coloro che volevano ripassare il programma d’esame o semplicemente praticare Aikido.
Un paio di serate le abbiamo trascorse guardando vecchi filmati con il fondatore O’ Sensei Morihei Ueshiba, riferiti a diversi momenti della sua esistenza, con Sensei Koichi Tohei all’epoca in cui sviluppò il concetto del KI; non poteva mancare lo Zatoichi …
Per soddisfare la parte ludica dei partecipanti fu organizzato un competitivo torneo di calcetto che tenne impegnato il gruppo durante ben tre serate molto animate presso l'Ostello Giovanibosco.
Durante il brutto tempo dei primi giorni, alcune sedute di terapia sul corpo per il benessere dei nostri atleti, sono state tenute da Paola Massacesi, Harriet e Govert Erkelens, tutti terapisti qualificati.
Brutto tempo
Il clima, infatti, iniziò a peggiorare all’inizio della settimana proponendo un “tempo da lupi” fino al giovedì mattina, quando improvvisamente le nebbie si diradarono e il sole riapparì, offrendo allo sguardo una natura magnifica: il verde intenso dei pascoli in diverse sfumature, il grigio delle rocce e per contrasto il bianco splendente della neve fresca ai raggi del sole, un cielo blu e limpidissimo; una leggera brezza piuttosto fresca muoveva gentilmente le cime degli alberi; il torrente ruggiva nelle vicinanze, le cascate erano gonfie di acqua nuova che scorreva a valle.
La gita al ghiacciaio del Basodino prevista il mercoledì purtroppo non potè aver luogo a causa della temperatura troppo bassa e dell’incertezza del clima ad alta quota: poco male, è rimandata all’anno prossimo !
Mogno e Fusio
Per non mancare un’escursione, il gruppo si riunì comunque il venerdì mattina davanti all’Albergo Walser mentre il sole cominciava ad espandere i suoi raggi e il suo calore.
La giornata si preannunciava ideale per la gita in Val Lavizzara e per una visita alla chiesa di San Giovanni Battista a Mogno, ricostruita su progetto dell’architetto Mario Botta, seguita da una tappa a Fusio per l’aperitivo, ultimo piccolissimo, antico, suggestivo villaggio della Valle.
Foroglio
Per il pranzo eravamo attesi dal signor Martino del Ristorante La Froda di Foroglio in Val Bavona (altro luogo incantevole) per gustare un ottimo piatto di pizzoccheri.
L’imponente cascata che dista qualche centinaio di metri dal ristorante e che espande tutto il suo KI nelle vicinanze non ha lasciato indifferente nessuno !
Ci torneremo ! E torneremo anche a trovare il signor Martino, è certo, foss’anche solo per gustare i suoi salumi nostrani e bere un buon bicchiere di rosso al ritorno dal Basodino ... per andarci, al ghiacciaio, si passa proprio da lì. Come si fa a resistere ?
Meridiana
Quel giorno, strada facendo, l’amico Yves, esperto in meridiane, chiese al gruppo di fare tappa a Cerentino – un’altra manciata di case – per ammirare due antiche meridiane dipinte sulle facciate della chiesa.
Yves, da vero conoscitore, ha illustrato il concetto per calcolare il tempo e i segni dipinti per poterlo fare, troppo difficili da decifrare per noi profani.
Fu una spiegazione davvero interessante e lo ringraziamo di cuore per la sua capacità di farci apprezzare una cultura così antica e così…moderna nello stesso tempo !
Cucina
Molto vi sarebbe ancora da dire in merito a questa indimenticabile settimana a Bosco Gurin. Per esempio, non dimentichiamo i nostri eccellenti cuochi: Gabriele, Giuliana e Monique.
Durante tutta la settimana ci hanno offerto dei pasti appetitosi e preparati con cura: tutto era buonissimo !
Noi li ringraziamo per il notevole lavoro che hanno svolto per nutrire il nostro gruppo: eravamo davvero in tanti a tavola per i pasti alla casa Pometta !
Voglio anche ricordare con simpatia i momenti passati a turno con loro in cucina per asciugare le stoviglie e i loro sorrisi in cambio della nostra collaborazione per questo lavoro.
Grossalp
Il seminario giunse al termine sabato 25 agosto 2007 a mezzogiorno. Salutammo con emozione gli amici che partivano per rientrare a casa. Una giornata calda e limpidissima invitò uno sparuto gruppo (una dozzina di persone) a rimanere a Bosco fino al giorno seguente.
Smontato e sistemato il tatami nel furgone, eseguite tutte le pulizie e il riordino dei vani, rimaneva del tempo a disposizione per fare il bagno nel fiume o per fare una breve escursione alla capanna Grossalp salendo lungo il sentiero dei boschi e di scendere per la cena. Così fu fatto.
Domenica
La domenica mattina ci salutò con un tempo splendido. Terminata la colazione e caricati i bagagli chiudemmo la casa Pometta e la casa Don Bosco.
Si decise di salire ancora una volta alla capanna Grossalp, ma stavolta con la teleferica (Moreno offrì generosamente la trasferta a tutti).
Italia e Paola rimasero in paese ed aspettarono il nostro ritorno. Uno spettacolo magnifico si offriva ai nostri occhi: il villaggio di Bosco Gurin e la valle visti dall’alto, noi sospesi ad una corda d’acciaio … le parole non rendono omaggio alle immagini e alle emozioni !
Chiusura
Scendemmo dalla montagna nel primo pomeriggio rinfrescandoci i piedi nel torrente e assaporando gli ultimi momenti di sole a Bosco Gurin seduti sui grandi massi.
A malincuore affrontammo la via del ritorno ma giunti ai Grotti di Avegno ci fermammo per gustare un’appetitosa merenda a base di affettati e formaggi locali.
Giunti a Balerna, il tatami fu scaricato e sistemato nel suo deposito ma per noi la giornata non era ancora terminata: Harriet e Govert ci invitarono a casa loro a Stabio per chiudere la serata condividendo un ottimo piatto di pasta e funghi - trovati a Bosco Gurin, naturalmente. Era chiaro per tutti che nel 2008 un altro seminario estivo a Bosco avrebbe avuto luogo !
Ricordando tutti con simpatia, vi stringo in un grande e affettuoso abbraccio.
Yvette